Il blackjack detiene meritatamente il titolo come gioco di carte d’azzardo più famoso al mondo. Il grande successo di cui continua tutt’oggi a godere può essere attribuito alla semplicità delle sue regolee al margine relativamente basso offerto alla casa. Tuttavia, ciò che molti giocatori occasionali non sanno è che non solo esistono metodi per ridurre ulteriormente questo margine, ma anche per eliminarlo del tutto.
Sono numerosi i casi nella vasta storia di questo gioco appassionante riguardanti le imprese di giocatori esperti che giocando ai tavoli di blackjack hanno riscosso un grande successo. Basta menzionare la squadra ceca di blackjack per tremare ancora oggi i pit boss di tutto il mondo. Altri, come ad esempio gli studenti della squadra di blackjack del MIT, hanno ispirato migliaia di giocatori, dimostrando che quando si hanno a disposizione una strategia perfetta, disciplina e determinazione, il concetto di “improbabile” non esiste.
Leggende come Edward Thorp, Kenny Uston, Stanford Wong e George Hascik hanno contribuito a plasmare il blackjack nel gioco che conosciamo oggi, attraverso l’introduzione di vari sistemi matematicamente validi che possono migliorare enormemente il proprio successo al tavolo. Continua a leggere, per saperne di più sui sistemi di blackjack più comuni che possono aiutare a vincere con costanza.
Benefici dell’uso di strategie
Rispetto ad altri pilastri del casinò come roulette, baccarat e craps, il blackjack offre ai giocatori un valore di vincita piuttosto elevato e un basso vantaggio della casa. Quando si uniscono a un tavolo con regole e condizioni favorevoli, i giocatori che utilizzano una strategia raramente possono aspettarsi di combattere un margine del banco che superi lo 0,8%. Una persona che non riconosce l’importanza delle strategie tende a fare molti sbagli quando gioca le sue mani, il che si traduce naturalmente in una riduzione sostanziale del proprio bankroll.
Confrontiamola invece con una persona che sta attuando una strategia al tavolo e la segue scrupolosamente. Un giocatore del genere prenderà decisioni ottimali, scommetterà di più quando avrà il vantaggio e commetterà meno errori durante le sessioni. Un minor numero di errori (o anche nessuno) e un corretto dimensionamento delle puntate nei momenti giusti si traducono in una riduzione delle perdite e in un aumento massimo dei profitti in condizioni favorevoli.
Strategie del blackjack: ulteriori vantaggiIl blackjack è unico nella sua specie, in quanto è un gioco d’azzardo in cui si hanno variazioni costanti del margine che la casa tiene sui giocatori. Questo perché il gioco si basa su eventi dipendenti, e ogni carta che lascia il sabot influisce direttamente sui risultati delle mani a seguire. Anche utilizzando la più semplice delle strategie esistenti, giustamente chiamata strategia di base, il giocatore può ridurre il vantaggio già minimo che la casa tiene allo 0,5% circa. Al contrario, fare affidamento a istinto e intuizioni incrementerà ulteriormente il vantaggio della casa dal 3% al 6%.
Strategie più avanzate, come quella del conteggio delle carte, sono note per essere talmente efficaci nel contrastare il margine della casa, che a un certo punto è il giocatore ad avere un vantaggio sul casinò. Ciò si traduce in un valore atteso positivo, vale a dire che il giocatore vincerà più spesso di quanto possa perdere sul lungo termine, generando quindi profitti maggiori.
Strategia di base
Discutendo con giocatori di blackjack più esperti, verrà sicuramente sottolineata l’importanza della strategia di base. La sua efficacia è dimostrata, in quanto si basa su uno studio approfondito condotto nei primi anni ’60. Uno specialista dei computer di nome Julian Braun ha condotto una simulazione che ha ricreato circa 9 miliardi di combinazioni di mani contro tutte le possibili carte scoperte che il mazziere può mostrare. La simulazione è stata davvero ampia, in quanto basata su giochi di blackjack che utilizzano uno, quattro, sei e otto mazzi.
Dopo aver analizzato i suoi risultati, Braun ha cambiato per sempre il gioco del Ventuno, poiché le sue scoperte sono servite come fondamenta per la tabella di comportamento della strategia di base. Questa tabella contiene tutte le mosse ottimali che un giocatore può fare in base al totale della propria mano e al valore della carta scoperta del banco. La tabella della strategia di base consente ai giocatori di decidere quando è il momento migliore per stare, chiedere una carta, raddoppiare, dividere le coppie o arrendersi (se consentito).
Mano del giocatore | Carta scoperta del banco | |||||||||
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2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | A | |
8 | H | H | H | D | D | H | H | H | H | H |
9 | H | D | D | D | D | H | H | H | H | H |
10 | D | D | D | D | D | D | H | H | H | H |
11 | D | D | D | D | D | D | D | H | H | H |
12 | H | H | S | S | S | H | H | H | H | H |
13 | S | S | S | S | S | H | H | H | H | H |
14 | S | S | S | S | S | H | H | H | H | H |
15 | S | S | S | S | S | H | H | H | H | H |
16 | S | S | S | S | S | H | H | H | H | H |
A-2 | H | H | H | D | D | H | H | H | H | H |
A-3 | H | H | D | D | D | H | H | H | H | H |
A-4 | H | H | D | D | D | H | H | H | H | H |
A-5 | H | H | D | D | D | H | H | H | H | H |
A-6 | H | D | D | D | D | H | H | H | H | H |
A-7 | S | D | D | D | D | S | S | H | H | H |
A-8 | S | S | S | S | S | S | S | S | S | S |
A-9 | S | S | S | S | S | S | S | S | S | S |
A-A | SP | SP | SP | SP | SP | SP | SP | H | H | H |
2-2. | SP | SP | SP | SP | SP | SP | H | H | H | H |
3-3. | SP | SP | SP | SP | SP | SP | H | H | H | H |
4-4. | H | H | H | SP | SP | H | H | H | H | H |
5-5. | D | D | D | D | D | D | H | H | H | H |
6-6. | SP | SP | SP | SP | SP | H | H | H | H | H |
7-7. | SP | SP | SP | SP | SP | SP | H | H | H | H |
8-8. | SP | SP | SP | SP | SP | SP | SP | SP | SP | SP |
9-9. | SP | SP | SP | SP | SP | S | SP | SP | S | S |
Strategia di base: ulteriori suggerimentiLa tabella della strategia di base contiene tutte le mosse ottimali che un giocatore può fare contro un mazzo neutrale. Il termine “neutrale” si riferisce qui alle condizioni che i giocatori trovano dopo il rimpasto di un mazzo o del sabot. Le righe corrispondono al valore totale della mano del giocatore e alla sua composizione. Le colonne indicano i valori della carta scoperta che il banco potrebbe avere. La scelta ottimale consigliata per ogni mano si trova nel punto d’intersezione fra una riga e una colonna.
È possibile notare che lo split e il raddoppio sono generalmente raccomandati quando il mazziere ha un 2, 3, 4, 5 o 6. Questi valori hanno maggiori possibilità di portare a sballare se il banco scopre una carta alta e pesca per 17. Con 2 fino a 6, il banco è praticamente costretto a pescare dopo aver rivelato la sua carta coperta, perché nessuna combinazione di due carte avente un 6 o meno ha come totale 17, ad eccezione del soft 17. Questa debolezza può essere sfruttata dividendo o raddoppiando, in modo da poter aiutare i giocatori a massimizzare anche i propri guadagni.
I giocatori devono fare maggiore cautela quando il banco mostra carte di valore alto come 9, 10, Jack, Regina, Re o Asso. Queste sono le carte scoperte più forti che il banco possa avere, in quanto hanno maggiori probabilità di avere servita una mano di 17 senza bisogno di pescare dal mazzo (detta pat hand).
Per far funzionare al meglio la strategia di base, è necessario memorizzare la tabella alla perfezione, tranne nei casi in cui si stia giocando online. Il modo più semplice per farlo è di dividere la tabella in quattro sezioni, e imparare una sezione al giorno unendo alla fine tutte le parti insieme.
Come detto prima, nei casi in cui si voglia giocare in un casinò online, si può evitare di farlo potendo consultare liberamente la tabella durante la partita. Bisogna tenere presente che la strategia di base non è universale, e potrebbero essere necessarie delle modifiche nelle decisioni ottimali da prendere a seconda delle regole di gioco che si sta trovano al tavolo.
Conteggio delle carte
La strategia di base può ridurre il margine della casa fino allo 0,5%, ma esistono tecniche per poterlo ridurre ulteriormente. Una di queste è il conteggio delle carte ed è stata perfezionata da Edward O. Thorpe, professore di matematica e giocatore esperto di blackjack. Il conteggio delle carte si basa sull’idea che i giocatori possano aumentare i propri profitti scommettendo di più quando tengono il vantaggio, riducendo la posta in gioco quando il margine comincia ad andare a favore del banco.
Le persone che usano il conteggio delle carte non stanno imbrogliando, ma sono semplicemente giocatori avanzati. Nonostante sia perfettamente legale, questa tecnica può essere disapprovata dai pit boss. I contatori di carte possono stabilire quando hanno le probabilità dalla loro parte, tenendo sotto controllo il rapporto tra carte alte e carte piccole. Un maggior numero di Assi e di figure in un sabot favoriscono i giocatori, perché potrebbero tradursi in naturali con vincite più alte. Un maggior numero di carte basse va favore invece del mazziere, riducendo le sue possibilità di sballare.
Questo approccio si applica pienamente al blackjack, perché le carte distribuite nelle mani precedenti influenzano la composizione delle rimanenti presenti nel sabot o nel mazzo. Pertanto, i giocatori esperti basano le loro decisioni sulle carte che devono ancora essere distribuite. Ciò può ridurre le loro perdite in contesti sfavorevoli e consentirgli di aumentare le puntate quando sono in vantaggio.
Sistemi per il conteggio delle carte
Il termine “conteggio progressivo” si basa sui valori delle carte quando vengono distribuite dal sabot. Con ogni carta che lascia il sabot, si aggiunge o si sottrae dal conteggio progressivo, a seconda del valore della carta. Si divide poi il conteggio progressivo per il numero di mazzi rimanenti in modo da ottenere un conteggio reale e basare le proprie decisioni su quel risultato.
Sistemi di conteggio delle carte: ulteriori suggerimentiI contatori principianti rimarranno probabilmente sorpresi nello scoprire che il conteggio reale non è affatto un conteggio. Questo indica la correlazione fra il numero di carte alte e quello di carte basse. Inoltre, i sistemi bilanciati prendono il loro nome dal fatto che quando un mazzo completo verrà contato nella sua totalità, il risultato sarà sempre pari a zero.
I sistemi sbilanciati sono emersi recentemente e sono considerati più semplici poiché eliminano il processo di conversione del conteggio da progressivo a reale. Poiché i valori delle carte variano, il loro valore totale per mazzo non arriverà mai a zero, da qui il nome di sistemi “sbilanciati”.
Il sistema Hi-Lo
L’Hi-Lo è il più famoso sistema di conteggio bilanciato applicabile nel gioco del blackjack. Questo è stato sviluppato e introdotto da Harvey Dubner nel 1963. La particolarità dell’Hi-Lo sta nel fatto di essere semplice ed estremamente efficace al tempo stesso: sia professionisti che principianti lo hanno usato riscuotendo un notevole successo.
Valore della carta | Punteggio |
---|---|
2, 3, 4, 5, 6 | punteggio +1 |
7, 8, 9 | punteggio 0 |
10, J, Q, K, A | punteggio -1 |
Il sistema Hi-Lo: ulteriori suggerimentiPoiché si tratta di un sistema bilanciato, dopo la mischiata delle carte i giocatori iniziano con un conto progressivo pari a zero. A tutte le carte viene assegnato un specifico valore in punti in base alla loro forza. Così facendo, a tutte le carte basse (2, 3, 4, 5 e 6) viene assegnato un punto di valore punto +1, mentre le figure e gli Assi ricevono un punto di valore -1. I 7, gli 8 e i 9 sono considerati neutri e non gli viene assegnato alcun valore – queste carte non influenzano affatto il conteggio. Visto che ci sono 20 carte alte e 20 carte basse in ogni mazzo, si arriva sempre a un conto progressivo di zero.
I giocatori esperti preferiscono iniziare a tenere un conto progressivo dopo la mescolata, aggiungendo e sottraendo i punti delle carte una volta che lasciano il mazzo. Nei giochi con l’utilizzo del sabot, il conteggio reale viene stabilito dividendo il conto progressivo per il numero dei mazzi rimasti da distribuire. Tutte le decisioni in merito a pescare, stare, dividere e così via sono d’ora in poi basate sul conteggio reale. Anche la dimensione della puntata viene modificata in base a ciò. I giocatori esperti sono soliti dimensionare una scommessa, aumentando o diminuendo le loro puntate secondo un numero specifico di unità man mano che il conteggio reale aumenta o diminuisce.
Il sistema Sette RossoIl sistema Sette Rosso
Il sistema Sette Rosso (Red Seven) è un altro sistema ampiamente utilizzato dai giocatori esperti ottenendo un buon margine di successo. Questo sistema di conteggio delle carte è stato introdotto per la prima volta da Arnold Snyder, e il suo punto forte risiede nella sua semplicità, soprattutto rispetto al sistema Hi-Lo.
Valore della carta | Punteggio |
---|---|
2, 3, 4, 5, 6 | punteggio +1 |
7 red | punteggio +1 |
7 black | punteggio 0 |
10, J, Q, K, A | punteggio -1 |
Il sistema Sette Rosso: ulteriori suggerimentiQuesto sistema assegna quasi gli stessi valori alle carte nel mazzo: le carte con faccia e gli Assi sono contati come -1, le carte basse da 2 a 6 hanno valore di +1, e 9 e 8 sono neutre o 0. La particolarità di questo sistema è che ai 7 vengono assegnati valori in base al loro colore. Pertanto, i 7 rossi (di diamanti e cuori) vengono conteggiati come carte basse o +1, mentre i 7 neri (di fiori e picche) vengono considerati come neutri e quindi di valore 0.
Il principio generale è lo stesso di quello dell’Hi-Lo, fatta eccezione quindi per i valori dei 7 rossi. Ciò provoca uno squilibrio nel sistema, arrivando a un conteggio totale di +2 per mazzo completo. Per ovviare a ciò, il conteggio progressivo dopo la mescolatura delle carte inizia da -2 moltiplicato per il numero di mazzi in gioco. Per esempio, se si sta giocando una partita a sei mazzi, il giocatore inizierà con un conteggio di -12, mentre se si gioca una partita a otto mazzi, il conteggio parte da -8. Si consiglia ai giocatori che usano questo sistema di fare puntate più alte ogni volta che il conteggio è positivo o ruota intorno a 0 perché avranno un vantaggio maggiore.
Il sistema KO
Il KO (abbreviato da Knock-Out) è un altro sistema di conteggio sbilanciato ampiamente utilizzato dai giocatori di blackjack professionisti. Questo sistema fu introdotto per la prima volta nel libro “Knockout Blackjack”, scritto da Olaf Vancura e Ken Fuchs, ed è considerato uno dei sistemi di conteggio delle carte più semplici che sia mai stato ideato.
Valore della carta | Punteggio |
---|---|
2, 3, 4, 5, 6, 7 | punteggio +1 |
8, 9 | punteggio 0 |
10, J, Q, K, A | punteggio -1 |
Il sistema Ko: ulteriori suggerimentiQuando questo sistema ha cominciato ad acquistare popolartià, molti esperti di blackjack hanno messo in dubbio la sua efficacia, etichettandolo come meno accurato rispetto al più diffuso Hi-Lo. Tuttavia, il KO ha ottenuto un rapido slancio e oggi è raccomandato ai principianti come un sistema di conteggio delle carte semplice ma efficace. La caratteristica che ha portato alla fama il KO è quella di eliminare la necessità di convertire i conti progressivi in conti reali.
In questo sistema, alle carte basse da 2 a 7 viene assegnato un valore in punti pari a +1, le carte di valore dieci assieme agli Assi vengono conteggiate come -1, e gli 8 e 9 sono considerati neutri o di valore 0. Il conteggio totale di un mazzo o di un sabot comporterà un risultato di +4 invece di 0, perché le carte con un punteggio positivo superano quelle con un punteggio negativo. I giocatori assegnano questi valori a ciascuna carta uscita dal sabot per determinare il loro conto progressivo, e quindi scegliere se aumentare o diminuire le loro puntate di conseguenza. I giocatori tendono ad aumentare quindi la dimensione delle loro puntata su conti progressivi alti, e la riducono al minimo del tavolo quando questo conto scende sotto +2. Un’altra raccomandazione da fare per coloro che utilizzano questo sistema è di accettare l’assicurazione con un conto progressivo di +3 o superiore.
Molti giocatori esperti di blackjack che hanno adottato l’uso del sistema KO, preferiscono convertire il loro conto progressivo in uno reale al fine di ottenere una maggiore precisione, sebbene ciò aumenti significativamente la complessità del sistema.
I sistemi KISS
I sistemi di conteggio KISS hanno guadagnato popolarità nella comunità di blackjack a seguito della pubblicazione del libro “Blackjack Bluebook II” di Fred Renzey nel 2003. L’abbreviazione KISS sta per keep it short and simple (falla breve e semplice), e si riferisce a un gruppo di sistemi di conteggio che consente ai principianti di migliorare attraverso tre livelli di complessità. Il gruppo è composto da tre sistemi sbilanciati, è la particolarità sta nel fatto che viene preso in considerazione anche il colore dei semi delle carte.
Valore della carta | Punteggio |
---|---|
3, 4, 5, 6, 7 | punteggio +1 |
2 black | punteggio +1 |
2 red | punteggio 0 |
8, 9 | punteggio 0 |
10, J, Q, K, A | punteggio -1 |
I sistemi KISS: ulteriori suggerimentiKISS I offre il livello di difficoltà più basso, ed è considerato una buona opzione per i giocatori principianti e occasionali, soprattutto perché ignora quasi la metà delle carte nel mazzo. Da notare che più un sistema è semplice da imparare e da utilizzare, minore sarà la sua efficacia. Nel KISS I, le figure vengono contate come -1, ai 4, 5 e 6 viene assegnato un valore in punti di +1,e le carte rimanenti vengono tutte ignorate considerandole neutre.
Altra particolarità sta nel fatto che ai 2 di fiori e di picche viene assegnato un valore di +1. Questa modifica rende il sistema KISS I sbilanciato ed elimina la necessità di convertire i conti progressivi in conti reali. Ciò riduce significativamente l’efficacia di questo sistema entry-level. Come dichiarato dallo stesso Renzey, il KISS I offrirà ai giocatori uno 0,5% di margine rispetto al casinò, motivo per cui la maggior parte dei contatori di carte preferisce non usarlo.
Una volta che un giocatore ha imparato il KISS I, può salire il gradino successivo per padroneggiare il KISS II, sistema che offre un livello più alto di efficienza. Come sistema è abbastanza simile al KISS I, ma la differenza qui è che ci sono altre due carte di cui i bisogna tenere traccia: i 3, che vengono contati come +1, e i 10, a cui viene assegnato un valore di -1. Dopo che le carte vengono mischiate, i giocatori che usano questo sistema iniziano con un conto negativo invece che di 0. Questo è fatto per garantire che il sabot o il mazzo siano favorevoli non appena il conto progressivo diventa positivo. Molti giocatori esperti credono che il secondo livello del KISS sia più efficiente se usato nei giochi a mazzo singolo.
KISS III ha il livello più alto di difficoltà poiché vengono aggiunte più carte di cui i giocatori devono tenere traccia. Nello specifico, ai 7 viene assegnato un valore in punti di +1 e gli Assi vengono contati come -1, mentre i valori di tutte le altre carte coincidono con quelli del sistema KISS II. Il terzo livello di KISS è ritenuto più adatto ai giochi di blackjack in cui si utilizza un sabot o più mazzi.
Uno dei maggiori vantaggi dell’utilizzo del KISS III sta nel fatto che offre un più alto rapporto di puntata di 0,98 (su 1,00), vale a dire che questo sistema è più accurato nel prevedere situazioni favorevoli per puntare e in che misura convenga farlo. Tuttavia, questa maggiore correlazione sulle puntate si traduce in una riduzione dell’efficienza di gioco e in una minore rapporto assicurativo (o dell’efficienza del sistema nel prevedere correttamente quando accettare l’assicurazione).
Il sistema Omega II
L’Omega II è un sistema di conteggio delle carte bilanciato che ha guadagnato popolarità tra i giocatori professionisti negli anni ’90, in seguito alla pubblicazione del libro di Bryce Carlson del 1992 “Blackjack for Blood”. Da notare che questo è un sistema avanzato, che si traduce però in una maggiore efficienza. Ciò naturalmente porta ad avere una maggiore complessità, visto anche che l’Omega II rientra nella categoria dei sistemi di conteggio di livello 2. Mentre nei sistemi tradizionali come l’Hi-Lo e il KO vengono assegnati alle carte valori esclusivamente di 0, +1 e -1, nei sistemi di livello 2 si aggiungono valori di +2 e -2.
Valore della carta | Punteggio |
---|---|
4, 5, 6 | punteggio +2 |
2, 3, 7 | punteggio +1 |
8, A | punteggio 0 |
9 | punteggio -1 |
10, J, Q, K | punteggio -2 |
Il sistema Omega II: ulteriori suggerimentiLe carte 2, 3 e 7 sono contate come +1, le carte 4, 5 e 6 come +2, alle carte di valore dieci viene assegnato un valore in punti negativo di -2, i 9 sono -1 mentre gli Assi e gli 8 sono neutri o di valore 0. Di conseguenza, i giocatori sottrarranno o aggiungeranno uno o due punti dal loro conteggio progressivo per ogni carta distribuita al tavolo. Divideranno poi il conto progressivo per il numero di mazzi rimasti da giocare per arrivare al loro conteggio reale.
Questa conversione insieme ai due valori di punteggio aggiuntivi sono i due fattori che aumentano rispettivamente la complessità e l’efficienza del sistema. Molti giocatori esperti preferiscono aumentare ulteriormente l’efficienza del sistema tenendo una conta secondaria degli Assi, che in questo caso sono ritenuti neutrali. L’Omega II richiede maggior tempo per essere padroneggiato, ma ne vale la pena visto che è considerato il sistema di conteggio delle carte più accurato fra tutti quelli esistenti.
I sistemi Hi-Opt
Questo gruppo è composto da due sistemi con diversi livelli di complessità, Hi-Opt I e Hi-Opt II. Ciò che rende interessante l’Hi-Opt I è di essere stato sviluppato nel 1968 dallo scrittore sportivo Charles Einstein, differenziandosi dalla maggior parte degli altri sistemi trattati finora, creati invece da personaggi con una vasta conoscenza in ambito matematico.
Valore della carta | Punteggio |
---|---|
3, 4, 5, 6 | punteggio +1 |
2, 7, 8, 9, A | punteggio 0 |
10, J, Q, K | punteggio -1 |
Valore della carta | Punteggio |
---|---|
4, 5 | punteggio +2 |
2, 3, 6, 7 | punteggio +1 |
8, 9, A | punteggio 0 |
10, J, Q, K | punteggio -2 |
I sistemi Hi-Opt: ulteriori suggerimentiL’Hi-Opt I è un sistema bilanciato di livello I che è stato ampiamente utilizzato nei tavoli a mazzo singolo. Coloro che usano l’Hi-Opt I assegnano un punteggio di +1 alle carte da 3 a 6, contano le figure come -1 mentre ai 2, 7, 8, 9 e agli Assi viene assegnato un valore neutro pari a 0. Questo sistema è particolarmente apprezzato per la sua accuratezza nel prevedere quando i giocatori dovranno accettare la proposta di assicurazione, in quanto il suo rapporto è piuttosto elevato, essendo di 0,85 su 1,00. I giocatori iniziano con un conteggio progressivo di 0 convertendolo successivamente in un conto reale con lo scopo di modificare le dimensioni della propria puntata.
L’Hi-Opt I ha gettato poi le basi per la creazione del più avanzato Hi-Opt II, sviluppato nel 1970 dai professionisti del blackjack Lance Humble e Julian Braun. Anche l’Hi-Opt II è un sistema bilanciato, ma rientra nella categoria dei sistemi di conteggio di livello 2. Dato che ciò aumenta significativamente il livello di difficoltà di questo sistema, sia rapporto di puntata che quella assicurativo sono superiori a quelli dell’ Hi-Opt I.
Coloro che seguono il sistema Hi-Opt II devono considerare i 2, i 3, i 6 e i 7 come di valore +1. I 4 e i 5 sono contati come +2. A tutte le figure e ai 10 viene assegnato un valore negativo di -2, mentre gli assi, gli 8 e i 9 non vengono conteggiati perché considerati neutrali. Anche se l’Hi-Opt II è stato creato considerando il gioco a mazzo singolo, il sistema risulta molto efficace anche nei giochi con il sabot. Molti giocatori esperti preferiscono aggiungere conteggi secondari quando usano questo sistema ai tavoli, in modo da aumentarne ulteriormente la precisione.
Il sistema di conteggio Zen
Il sistema di conteggio Zen è un sistema bilanciato più complesso, reso popolare nel 1983 dall’esperto di blackjack Arnold Snyder con il suo libro “Blackbelt in Blackjack”. Il Conteggio Zen rappresenta spesso una sfida per i contatori meno esperti visto che appartiene alla categoria dei sistemi di livello 2.
Valore della carta | Punteggio |
---|---|
4, 5, 6 | punteggio +2 |
2, 3, 7 | punteggio +1 |
8, 9 | punteggio 0 |
A | punteggio -1 |
10, J, Q, K | punteggio -2 |
Il sistema di conteggio delle carte Zen: ulteriori suggerimentiNel sistema di conteggio Zen, i 2, 3 e i 7 vengono contati come +1, ai 4, 5 e 6 vengono assegnati un punteggio di +2 e le carte di valore dieci vengono contate come -2. Ogni volta che un Asso viene rimosso dal sabot o dal mazzo, il giocatore sottrae -1 dal proprio conto progressivo. Gli 8 e 9 vengono ignorati del tutto.
Una qualità di questo sistema è che funziona abbastanza bene sia su giochi a mazzo singolo che su quelli con il sabot. In linea generale, il Conteggio Zen è simile al più comunemente usato sistema Hi-Lo. Tuttavia, il sistema Zen offre ai giocatori una maggiore rapporto assicurativo di 0,85 su un possibile 1,00, e una maggiore efficienza di gioco.
Il suo principale punto di forza deriva dal fatto che agli Assi viene dato un valore negativo di -1. Come sappiamo, tener contro degli Assi quando escono dal sabot consente a giocatori esperti di aumentare ulteriormente il proprio vantaggio. Il Conteggio Zen favorisce questi giocatori, visto che non hanno più bisogno di contare gli Assi a parte.
Il sistema Wong Halves
Il sistema Wong Halves prende il suo nome dal matematico ed esperto di blackjack John Ferguson, che lo introdusse per la prima volta nel suo best seller “Professional Blackjack” sotto lo pseudonimo di Stanford Wong. Questo sistema di conteggio delle carte bilanciato è molto apprezzato dai professionisti del blackjack per la sua impressionante precisione ed efficienza. Ma prima di provarlo, bisogna tenere a mente che il Wong Halves è un sistema piuttosto difficile da padroneggiare, il che può essere parzialmente spiegato dalla sua categorizzazione a sistema di Livello 3.
Valore della carta | Punteggio |
---|---|
5 | punteggio +1.5 |
3, 4, 6 | punteggio +1 |
2, 7 | punteggio +0.5 |
8 | punteggio 0 |
9 | punteggio -0.5 |
10, J, Q, K, A | punteggio -1 |
Il nome stesso del sistema indica ai giocatori di dover prepararsi ad un livello più elevato di complessità, poiché Wong Halves comporta calcoli che coinvolgono numeri decimali. Pertanto, per poterlo utilizzare è necessario essere in grado di dividere i decimali senza perdere la concentrazione quando si è sotto pressione o per le distrazioni del casinò.
Nel sistema Wong Halves, il giocatore aggiunge +1 ogni volta che un 3, un 4 o un 6 lascia il sabot, e sottrae -1 dal conto progressivo quando vengono distribuite carte di valore 10 e gli Assi. Gli 8 sono neutrali e pertanto irrilevanti per il conteggio corrente. Qui però inizia la parte difficile. A i 2 e ai 7 viene assegnato un valore decimale di +0,5, mentre ai 9 viene dato un punteggio di -0,5. Ma non è tutto: ai 5 viene assegnato un punteggio di+1,5, il valore positivo più alto nel sistema.
Tutto ciò porta ad un’incredibile rapporto di puntata di 0,99 su 1,00. Questo valore è abbastanza plausibile visto la sua complessità, ma nonostante ciò questo sistema sta lentamente cadendo in disuso perché troppo difficile da applicare ai tavoli di blackjack. Ecco perché i principianti dovrebbero tenersi alla larga dal Wong Halves: anche i contatori più esperti preferiscono utilizzare sistemi più semplici che offrono un livello di precisione quasi identico.
Gestione del denaro nel blackjack
Se si chiede a un qualsiasi giocatore d’azzardo qual sia l’ingrediente principale della ricetta per avere successo ai giochi da casinò, questi esclamerà immediatamente “Gestione del denaro!”. Ciò vale assolutamente per il gioco del Ventuno, visto che nessun sistema o strategia di conteggio delle carte ha la minima utilità se non si è in grado di gestire il proprio bankroll in modo intelligente. Bisogna tenere presente che ciò non ha nulla a che vedere con la possibilità di influenzare la quotazione o di poter ridurre il margine della casa.
Quando si tratta di blackjack, esistono diversi aspetti della gestione del denaro che è necessario considerare prima di attaccare i tavoli. La gestione del denaro inizia con la creazione di un bankroll con cui giocare. Un bankroll adeguato è una delle più migliori armi che un giocatore di blackjack ha a disposizione contro il casinò, assieme ovviamente a una buona conoscenza del gioco. Il bankroll dovrebbe consistere in denaro che ci si può permettere di perdere, e non deve includere i fondi necessari per pagare l’affitto o le bollette. Se al momento non si può mettere da parte l’importo necessario, è consigliabile astenersi dal gioco finché non si riesca ad accumulare un bankroll.
Gestione del denaro nel blackjack: ulteriori suggerimentiSorge dunque la seguente domanda: “Quanto dovrebbe essere grande il mio bankroll per la sessione?” Questo dipende dai limiti del tavolo in cui si intende giocare. Come regola generale, si consiglia ai giocatori di usare una somma di almeno 50 volte la puntata minima del tavolo. Quindi, se ci uniamo a un tavolo con puntata minima di 5€, avremo bisogno di almeno 250€ o 50 unità base per una singola sessione. Bisogna fare attenzione qui alla parola “sessione”, in quanto generalmente un bankroll è suddiviso in tre importi uguali per tre sessioni. Questo suddivisione viene fatta per evitare di perdere troppi soldi in un solo tavolo.
Questo rapporto tra sessione di bankroll e numero minimo di tavoli è considerato sufficiente per superare le oscillazioni che ci troveremo ad avere. Detto ciò, più soldi si hanno con sé, più si potrà durare in un tavolo.
La domanda successiva che ci verrà in mente è quanto di preciso dovrebbe puntare un giocatore di blackjack. I contatori di carte regolano il numero di unità puntate per mano sulla base del loro conteggio reale. Valori reali elevati permettono di puntare un numero maggiore di unità. Un giocatore di strategia di base, tuttavia, gioca contro un mazzo neutrale.
Per chi gioca occasionalmente si consiglia di utilizzare il metodo Up and Pull. Il giocatore inizia puntando due unità o due volte la puntata minima del tavolo. Se vince, scende ad un’unità sulla puntata successiva. In questo modo, anche se perde la mano successiva, sarà comunque un’unità avanti. Ogni mano vincente è seguita da un aumento della puntata di una unità. Ogni volta che si verifica una perdita, il giocatore dovrebbe ricominciare il ciclo puntando due unità. Questo metodo risulta essere efficace perché consente ai giocatori di ottenere il massimo dalla loro serie di vincite riducendo al minimo le perdite.
Infine, è assolutamente necessario stabilire un obiettivo di vincita e un limite di perdita per la sessione, utili ad indicare quando è consigliabile lasciare il tavolo. Questi limiti sono individuali, ma la regola di base è quella di abbandonare il gioco una volta che si è ottenuto un guadagno netto pari a circa il 20% della sessione di bankroll usata. Ad esempio, l’obiettivo di vincita con un bankroll di 250€ sarebbe di circa 50€. Allo stesso modo, bisogna decidere un limite di perdita corrispondente all’importo massimo che si è disposti a sacrificare. Nel blackjack, il limite di perdita raccomandato ammonta al 40% del bankroll della sessione, quindi a 100€ nel caso precedente.
In conclusione, la ricetta per diventare un giocatore di blackjack di successo è una combinazione di due fattori: una gestione intelligente del denaro assieme a una buona conoscenza del gioco. Questi due aspetti sono inseparabili fra loro. Neanche il più grande dei bankroll sarà in grado di difenderci se non si comprendono al meglio tutte le caratteristiche di questo gioco affascinante.