Il blackjack potrebbe aver lasciato il posto alle slot machine in termini di popolarità, ma rimane comunque il gioco d’azzardo più giocato al mondo. Il gioco rende un margine della casa piuttosto minimo e segue regole relativamente semplici, ma nonostante ciò riuscire a padroneggiarlo e diventare un professionista non è proprio una passeggiata. Si può trovare in qualsiasi casinò al mondo, e giocare a blackjack online è diventata inoltre un’alternativa molto usata negli ultimi tempi.
Partecipare a un tavolo da blackjack per la prima volta può intimidire i giocatori principianti. Il gioco è incredibilmente dinamico, per non parlare del fatto che spesso tutti gli altri giocatori presenti al tavolo sembrano essere esperti di blackjack (anche se spesso in realtà non è così).
Che tu abbia poca dimestichezza con il gioco del 21 o desideri semplicemente rivedere le regole per perfezionare il tuo gioco, questo articolo è proprio ciò che ti serve. Il gioco del blackjack è più facile di quanto possa sembrare, continua a leggere per conoscere le premesse di base, le regole e le varianti di gioco più comuni.
La premessa principale del blackjack
Innanzitutto, il blackjack è un gioco in cui è presente il banco, il che significa che si sta giocando contro la casa e non contro gli altri giocatori. Il presupposto principale del blackjack è che il giocatore deve avere una mano il cui totale sia il più vicino possibile a 21 rispetto a quella del banco, ma senza superare mai questo valore.
Il giocatore vince quando ha una mano con un valore totale superiore a quello del banco, quando viene servito un blackjack (la mano più forte del gioco composta da due carte, un asso e una carta da dieci, ma approfondiremo su questo in seguito) o quando il banco supera 21, che viene definito “sballare”, “sforare una mano” oppure “una di troppo”. Quando sia il giocatore che il banco hanno mani dello stesso valore, essi vanno in “push” (o pareggio), cioè nessuno dei due vince o perde.
Le decisioni degli altri giocatori non hanno nessun impatto sul risultato di un round visto che ognuno è in diretta competizione contro il banco. Affronteremo lo studio delle decisioni base di un giocatore più avanti nell’articolo. Per il momento è sufficiente sapere che a differenza dei giocatori, i croupier di blackjack non hanno voce in capitolo su come poter giocare le loro mani.
Essi devono seguire infatti delle regole fisse stabilite dalla casa, che possono variare notevolmente a seconda del casinò. Per questo motivo, le carte nel blackjack vengono distribuite solitamente a faccia in su, e il fatto che gli altri giocatori o il banco possano vedere la tua mano non rappresenta un problema. Viene fatta un’eccezione per i giochi a mazzo singolo e doppio, dove le carte dei giocatori vengono distribuite coperte. Diamo ora una rapida occhiata all’attrezzatura tipicamente usata in un tavolo di blackjack.
Attrezzatura di un tavolo di blackjack
Il blackjack può utilizzare da uno fino a otto mazzi standard di 52 carte, con i jolly rimossi da ogni mazzo. Quando il gioco del 21 fece il suo debutto nei casinò tradizionali, veniva giocato originariamente con un solo mazzo di carte. Ma nel 1962 Ed Thorp pubblicò il suo bestseller, “Beat the Dealer”, dove spiegò come ottenere sempre un vantaggio matematico sul banco attraverso il conteggio delle carte.
I casinò risposero con l’introduzione di giochi a più mazzi, basandosi sul presupposto errato che ciò avrebbe impedito ai contatori di carte di sfruttare il gioco utilizzando questa tecnica. Come conseguenza, oggi il blackjack si gioca solitamente con quattro, sei o addirittura otto mazzi. Chiaramente i giochi a singolo e doppio mazzo sono ancora disponibili sia offline che online, ma le loro regole sfavorevoli li hanno resi praticamente ingiocabili.
Oltre alle carte, sono presenti diversi altri elementi essenziali per un tavolo di blackjack. Quando ci sono in gioco più mazzi, il croupier inserisce tutte le carte in un distributore chiamato sabot. Il sabot è stato introdotto nel blackjack principalmente allo scopo di contenere grandi quantità di carte in un unico posto. Tuttavia, questo favorisce anche la possibilità di avvantaggiarsi di tecniche come la hole carding, in cui il croupier non riesce a proteggere la propria carta coperta (hole card), permettendo al giocatore di intravederne il valore.
Un tavolo di blackjack utilizza anche fiches e una gettoniera per riporli insieme, assieme ad un vassoio in cui il banco mette le carte scartate. Queste vengono reintrodotte nel gioco dopo che il banco ha raggiunto la cut card, una carta di plastica colorata dalle stesse dimensioni delle normali carte da gioco.
La cut card viene inserita in un punto a caso nel sabot prima di iniziare a distribuire le carte, in modo da indicare quando dovrà avvenire il prossimo rimescolamento. La posizione della cut card varia da un casinò all’altro. Alcuni tagliano quattro mazzi in uno da otto partite, altri invece due, ma ai giocatori è generalmente vietato l’inserimento della cut card nella parte finale del sabot.
Altri suggerimenti sull’attrezzatura di un tavolo di blackjackSi può sostenere tuttavia che un posizionamento basso della cut card sia effettivamente vantaggioso per il casinò. Ogni rimescolamento costa soldi alla casa visto che rallenta l’azione al tavolo e diminuisce il numero di mani giocate in un’ora. E come si imparerà più avanti in questa guida, più mani vengono giocate in un’ora, più ci si avvicina al margine della casa, che risulterà alla fine in maggiori perdite sul lungo termine.
Per evitare di rallentare il gioco, molti casinò hanno introdotto l’uso di mescolatori automatici di carte. In un tavolo di blackjack si possono trovare due tipi di mescolatori di carte. Il primo tipo è il cosiddetto “Automatic Shuffling Machine” (ASM).
Questo dispositivo è anche noto come mescolatore di gruppi, e accelera notevolmente il processo di mescolamento. Dopo aver raggiunto la carta tagliata, al banco basterà raccogliere tutte le carte e inserirle all’interno della macchina invece di mischiarle manualmente. Il dispositivo rimescolerà quindi tutti i mazzi in un’unica operazione.
Al contrario, le “Continuous Shuffling Machines” (CSM) utilizzate in alcuni tavoli da blackjack sono sempre al lavoro, mescolando continuamente i mazzi. Il croupier reinserisce le carte nella macchina dopo ogni round, il che significa che non vengono utilizzati vassoi di scarto nei tavoli con macchine CSM. Uno dei principali svantaggi dell’utilizzo dei CSM (almeno dal punto di vista del banco) è che questi dispositivi mischiano le carte molto lentamente, rendendo possibile ad alcuni giocatori professionisti di tener traccia dell’ordine delle carte.
Valori delle carte nel blackjack
A differenza del poker, il blackjack non tiene in considerazione i semi delle carte. Fanno eccezione alcune puntate laterali come Lucky Ladies (una coppia di Regine di cuori) e King’s Bounty (una coppia di Re di picche) che ricompensano con vincite considerevoli fino a 1.000 volte la puntata originale, ma che raramente sono consentite ai tavoli del blackjack.
Complessivamente, nel gioco del 21 contano solamente i valori numerici delle carte. Alle carte da 2 a 10 viene assegnato il loro valore nominale, quindi 2 vale 2, 3 vale 3, 10 vale 10 e così via. A Jack, Regina e Re viene assegnato un valore di 10. Ecco mostrati alcuni esempi a riguardo:
- Una mano composta da 5-2-K ha un valore totale di 17 (5 +2 +10)
- Una mano composta da Q-10 ha valore un totale di 20 (10 +10)
- Una mano composta da J-8-9 è un “bust” (sballato) perché totalizza 27 (10 +8 +9)
Esiste un ottimo motivo per cui la maggior parte dei giocatori di blackjack si rallegra alla vista di una carta con la prima lettera dell’alfabeto stampata in alto. L’asso dà una svolta interessante al gioco, perché il suo valore può essere 1 o 11.
È il giocatore che decide quale dei due valori può avere l’Asso ma, come regola generale, a questa carta viene dato il valore ottimale per la mano in corso. Bisogna tenere nota quindi che il valore dell’Asso potrebbe cambiare man mano che vengono aggiunte carte alla mano. A causa di questa singolare caratteristica, gli Assi sono senz’ombra di dubbio le carte più importanti nel blackjack.
Le mani che contengono un Asso che può variare come 1 o 11 sono chiamate “soft”. Le mani soft sono generalmente ottime perché l’Asso rende impossibile al giocatore di sballare pescando un’altra carta. Al contrario, le mani “hard” (chiamate anche “difficili”) hanno un valore totale fisso con cui si può rischiare di superare 21 richiedendo un’altra carta dal banco. Diamo un’occhiata ai due seguenti esempi, in cui la differenza tra mani soft e mani hard è particolarmente facile da comprendere:
K-9 danno un valore hard totale di 19.
8-A danno un valore soft totale di 9 oppure 19. Supponiamo che decidiamo di pescare un’altra carta e di prendere un altro 8. La tua mano ora è 8-A-8 per un totale di 17, diventando una mano hard. L’asso in questo caso viene contato obbligatoriamente come 1. Altrimenti, si supererà 21.
La mano più potente del gioco si chiama blackjack o mano naturale. Questa è una mano di due carte composta da un Asso (contato come 11) e una carta dal valore 10 (10, J, Q o K), per un totale di 21. Questa mano restituisce una quota di vincita di 3 a 2, sebbene in alcuni tavoli questa sia ridotta a quota 6 a 5. Ne spiegheremo la differenza a fine articolo. Tutte le altre puntate vincenti restituiscono un importo pari, ad eccezione della puntata laterale di assicurazione , che offre un vincita di 2 a 1.
La distribuzione delle carte e l’ordine di gioco nel blackjack
Il gioco inizia dopo che il croupier mischia i mazzi e i giocatori posizionano le loro fiches negli appositi riquadri sul tavolo. Una volta che tutte le scommesse sono state piazzate, il banco distribuisce due carte partendo dal giocatore alla sua sinistra fino a quando a tutto il tavolo è stata data una mano iniziale composta da due carte.
Le carte vengono date scoperte quando è presente il sabot, oppure coperte nel caso di varianti a mazzo singolo o doppio. Il banco ha sempre una carta scoperta e una coperta. La carta scoperta viene comunemente definita “carta scoperta del banco”, mentre quella coperta è chiamata “hole card”. Esistono varianti del blackjack in cui non ci sono hole card, ma queste sono solitamente giocate in Europa e Gran Bretagna.
Bisogna tenere presente che non è consentito toccare le proprie carte nelle varianti di blackjack in cui si utilizzano più mazzi. D’altronde, non è necessario tenere in mano le carte: i loro valori sono facilmente visibili perché già esposti. Questo non è il caso però nelle varianti che usano solo uno o due mazzi, in cui i giocatori ricevono le loro due carte iniziali coperte e devono ovviamente prenderle per vedere i loro valori.
Il giocatore posizionato immediatamente alla sinistra del banco è il primo a poter gestire la propria mano, scegliendo se pescare, stare, raddoppiare, dividere (split), accettare la proposta d’assicurazione o arrendersi. Spiegheremo queste azioni in modo più dettagliato nella prossima sezione.
Altri suggerimenti sull’ordine di gioco nel blackjackLe posizioni dei giocatori ad un tavolo di blackjack prendono i loro nomi dal gioco del baseball. Pertanto, la posizione del giocatore seduto immediatamente alla sinistra del croupier è detta “prima base”. Il termine “interbase” si riferisce alla posizione di gioco al posto centrale del tavolo, mentre l’ultimo posto a destra è detto “terza base” (o “ancora” in alcuni casi).
Esiste un’abitudine diffusa fra i giocatori di blackjack principianti di scegliere i propri posti, ma in realtà la posizione di gioco non crea nessuna differenza dal punto di vista matematico.
Per i giocatori di blackjack è fondamentale indicare come vogliono agire attraverso l’utilizzo di particolari gesti delle mani. Questi evitano che si possano creare incomprensioni e consente alla sorveglianza di tenere traccia del gioco nel caso in cui al tavolo si verifichino delle controversie. Dopo che tutti i giocatori hanno fatto la loro mossa, il banco gira a ciascuno la sua carta coperta, completa le loro mani, e gestisce infine le puntate vincenti e perdenti.
Decisioni del giocatore
Una volta che tutti hanno ricevuto le due carte iniziali, i giocatori possono scegliere di agire in vari modi, e fra queste la scelta di pescare e di stare rappresentano quelle più comuni. Pescare significa richiedere carte aggiuntive dal banco quando non si è soddisfatti della propria mano iniziale. Esistono due gesti con la mano per pescare: toccare il tavolo nelle giocate a mazzo multiplo, oppure grattare il feltro con le carte nelle giocate a carte coperte.
La seconda decisione più comune nel blackjack è quella in cui il giocatore rimane con la sua mano attuale, rifiutando di pescare carte aggiuntive perché ritiene che il suo totale sia abbastanza forte da battere il banco o per paura di sballare con la carta successiva. Nelle giocate in cui viene utilizzato il sabot, si segnala il voler stare muovendo orizzontalmente la mano sopra le proprie carte. Nelle giocate a carte coperte, basta mettere le carte sotto le fiches evitando di far vedere i valori.
Il raddoppio è una delle scelte più redditizie nel blackjack, ma è possibile solo con le mani iniziali composte da non più di due carte. Questa consiste nel richiedere di raddoppiare la puntata originale, sebbene in alcuni casinò si consenta ai giocatori di raddoppiare per un valore minore della loro puntata iniziale. Successivamente, si potrà pescare solo una carta.
Raddoppiare ha valore solo in determinate situazioni, quelle in particolare in cui il banco ha una carta debole, come ad esempio un 5 o un 6 e noi disponiamo invece di un totale di 10 o 11.
Nelle giocate con sabot, il croupier posiziona la carta aggiuntiva perpendicolarmente alle due carte iniziali del giocatore per indicare un raddoppio (double – down) ed evitare controversie. I croupier che gestiscono le partite nella variante pitch blackjack (come viene comunemente chiamato il blackjack a carte coperte) indicano i raddoppi mettendo la carta extra coperta sotto le fiches del giocatore.
Dividere le carte è possibile solo quando al giocatore viene data una coppia composta da due carte di uguale valore (come A-A), anche se esistono una moltitudine di variazioni a questa regola in tutto il mondo. In questo caso, si richiede di fare una puntata aggiuntiva equivalente alla propria scommessa iniziale.
Altri suggerimenti sulle decisioni del giocatoreIl segnale per fare split nel pitch blackjack consiste nel posizionare le carte scoperte vicino alle proprie fiches, e piazzare la puntata aggiuntiva accanto a quella iniziale. Nelle giocate con il sabot, il giocatore segnala lo split facendo una V con indice e medio.
Il banco divide dunque le carte iniziali del giocatore in due mani separate da una carta ciascuna. Fatto ciò, si giocano le mani normalmente. Come per il raddoppio, anche lo split può rivelarsi utile per il giocatore se fatto con coppie specifiche, come ad esempio A-A e 8-8. Se si divide una coppia di Assi o di carte di valore dieci e si ottiene 21 con la pescata successiva, questa conterà come un normale 21 invece di un blackjack, ricevendo quindi una vincita in denaro pari alla puntata.
Dividere carte di valore dieci è un’azione solitamente sconsigliata a giocatori inesperti. Questa decisione è riservata a giocatori maestri nel conteggio delle carte. Anche la divisione di coppia è permessa, ma ciò dipende in gran parte dalla variante del gioco a cui si sta giocando.
In alcune varianti del blackjack è possibile inoltre arrendersi dopo avere ricevuto una mano, ed è in sostanza l’equivalente del fold nel poker. Un giocatore di blackjack può arrendersi solo se alla mano di partenza e non ha ancora richiesto altre carte.
La variante più comune di questa regola è la resa posticipata (late surrender), in cui il giocatore può rinunciare alla propria mano di due carte solo dopo che il banco, avendo già un Asso scoperto, guarderà la sua carta coperta per capire se ha un naturale. Sebbene non ci sia un segnale standard per arrendersi, è importante ricordare che una volta fatta si otterrà indietro solo metà della puntata iniziale.
Quando la carta scoperta del banco è un Asso, verrà proposta al giocatore l’assicurazione. Questa proposta è una scommessa a tutti gli effetti, e come tale richiede una puntata laterale equivalente alla metà di quella iniziale. Le fiches usate per queste puntate laterali vengono posizionate nella striscia in cui è presente la scritta “Insurance” (Assicurazione).
Dopo aver accettato o rifiutato l’assicurazione, il banco controlla la propria carta coperta per vedere se ha un blackjack. Se il banco non avrà carte di valore dieci accanto ad un Asso, raccoglierà la puntata laterale del giocatore e si continuerà normalmente.
Nel caso in cui il banco abbia effettivamente ottenuto una mano naturale, il giocatore perderà la puntata iniziale (a meno che non abbia anche lui un naturale), ma la puntata sull’assicurazione restituirà una vincita di 2 a 1. Quindi, in pratica, si va in pareggio. La puntata di assicurazione non è consigliata a giocatori occasionali o a quelli che usino una strategia di base. Innanzitutto, questa offre alla casa un vantaggio sostanziale e, in secondo luogo, non vale la pena farlo visto che esiste una probabilità del 31% circa che il banco abbia un naturale quando la sua carta scoperta è un Asso.
Regole per i croupier di blackjack
Il croupier è sempre l’ultima persona ad agire, il che aiuta la casa ad avere un vantaggio maggiore ai tavoli. Una volta che tutti i giocatori hanno fatto la loro scelta, il banco rivela la propria carta coperta e gioca la sua mano secondo un serie di regole stabilite dal casinò. Il croupier non può mai agire per conto proprio.
Nella maggior parte dei casi, i croupier di blackjack devono pescare fino a quando la loro mano raggiunge un valore uguale o maggiore di 17. Ad esempio, se un croupier scopre un 5 ed ha un 9, deve pescare di nuovo perché il suo totale è di 14. Quando tutti i giocatori presenti ad un tavolo sballano, il banco raccoglie semplicemente tutte le fiches puntate e scopre la sua carta senza fare alcuna pescata successiva, anche se il suo totale risulta inferiore a 17.
In alcune varianti, il banco deve invece pescare un totale soft di 17 (come ad esempio 6-A). Questa regola (abbreviata in H17) offre ai croupier un ulteriore vantaggio rispetto ai giocatori, perché gli consente di migliorare la propria mano con un valore totale più alto. Riferendoci all’esempio 6-A, il banco potrà migliorare la propria mano pescando un A, un 2, un 3 o un 4.
Variazioni più comuni delle regole del blackjack
A differenza della maggior parte dei giochi da tavolo presenti in un casinò, il blackjack non ha un sistema unificato di regole. Pertanto, esistono differenze notevoli nelle regole fra casinò diversi e persino e fra i diversi tavoli presenti nella stessa struttura.
Abbiamo già affrontato la variazione più comune che si può riscontrare, quella relativa alle regole su quando il banco può stare (H17 in opposizione allo stare con un valore totale di 17, o S17). Come abbiamo spiegato in precedenza, la regola del S17 è la più favorevole delle due perché le probabilità che il banco possa battere il giocatore sono minori.
Nel blackjack esistono variazioni anche nel calcolo delle vincite. È di fondamentale importanza scegliere solo tavoli in cui i naturali ritornano una quota di vincita di 3 a 2. Ci sono varianti del gioco in cui si ottengono vincite di 6 a 5, il che è fortemente sfavorevole per i giocatori. In sostanza, viene offerto meno denaro per un naturale che si verifica solo nel 4,8% circa delle mani giocate.
Per fare un esempio pratico, supponiamo di puntare 10€ e che ci venga dato un naturale. Se la vincita è di 3 a 2, riceviamo 15€ in aggiunta alla puntata originale di 10€ (o 1,5 volte la puntata). Una vincita quotata 6 a 5 produce un guadagno netto di soli 12€ su una vincita totale di 22€ (o 1,2 volte la puntata). In alcuni tavoli, ai giocatori viene offerto per i loro blackjack una vincita pari alla loro puntata (1: 1).
Il numero di mazzi usati può cambiare fra i vari tavoli e normalmente varia da uno a otto. Maggiore è il numero di mazzi in gioco, maggiore è il vantaggio del banco. Le partite con più mazzi sono più imprevedibili, il che significa che si potranno avere maggiori stravolgimenti (cioè serie di sconfitte e di vittorie) rispetto a quanto può accadere normalmente in una partita di pitch blackjack.
Altri suggerimenti sulle variazioni più comuni delle regole del blackjackIn alcuni scenari, i giocatori hanno anche delle limitazioni su quando poter raddoppiare e dividere. Alcuni stabilimenti di gioco d’azzardo consentono ai giocatori di raddoppiare su qualsiasi valore totale di due carte mentre in altri, il raddoppio è consentito solo con mani iniziali dal valore totale di 9, 10 e 11. Ciò riduce in modo significativo le possibilità di trarre profitto da situazioni che sarebbero altrimenti vantaggiose per il giocatore.
Lo stesso vale per lo split e la divisione di coppie. In alcune occasioni ci si può imbattere in tavoli di blackjack in cui è possibile dividere due carte di valore dieci solo se la coppia è composta da due carte identiche (come due Jack o due Regine).
Le regole in alcuni tavoli consentono di ridividere gli Assi possono rivelarsi molto utili per i giocatori, specialmente per quelli che contano le carte. Alcuni casinò permettono di dividere tutte le coppie ad eccezione di quelle d’Assi. Poter ridividere gli Assi dona al giocatore un vantaggio esiguo dello 0,08% circa, che anche se minimo rimane comunque un vantaggio nei confronti del banco.
Come accennato prima, alcune varianti del blackjack non utilizzano carte coperte (hole cards), il che significa che non c’è modo per il croupier di poter scoprire in anticipo i naturali. Questo è molto svantaggioso per i giocatori sul lungo termine perché il banco riceve la seconda carta solo dopo che tutti gli altri hanno completato le loro mani.
In alcuni giochi a mazzo multiplo, al croupier è consentito guardare la sua carta per vedere se ha blackjack sia con Assi che con carte di valore dieci. Questa è un’ottima regola per i giocatori, perché impedisce di versare più soldi (raddoppiando o dividendo) nelle mani che sono automaticamente perdenti contro il naturale del banco.
Ultima ma non meno importante, alcuni casinò hanno tavoli in cui si applica la cosiddetta regola “Charlie”. In una variante di questa regola (sì, esistono variazioni sulle variazioni delle regole nel blackjack), i giocatori vengono premiati con una vincita pari alla puntata fatta quando pescano sette carte (un Charlie di sette carte) senza rompere la mano, ovvero senza sballare. In questo caso, la mano del banco è irrilevante. In occasioni estremamente rare, ci si può imbattere in tavoli in cui vengono date vincite pari alla puntata per Charlie a cinque carte, ma questi tipi di giocate sono ormai quasi del tutto obsolete.